Nel post di ieri (lo trovi qui) vi avevamo anticipato quali sarebbero state le disastrose conseguenze di un'eventuale conversione del decreto Imu-Bankitalia in legge, conversione che puntualmente è avvenuta. In tale decreto erano accorpate l'abolizione del pagamento della seconda rata dell'Imu del 2013 (fermo restando il pagamento della mini-Imu) e la ricapitalizzazione di Bankitalia da 156.000 € a 7,5 miliardi di euro.
I sintesi, dall'analisi del testo del decreto avevamo rilevato queste gravi conseguenze:
- il sostanziale riconoscimento della proprietà delle riserve statutarie, valutarie e auree di Bankitalia (per un totale di circa 125 miliardi di euro) a banche e assicurazioni private;
- la distribuzione di 450 milioni di euro di dividendi annui agli stessi soggetti;
- la libera trasferibilità delle quote di capitale a investitori privati nazionali e internazionali (permettendo quindi, sempre agli stessi soggetti privati, di lucrare sulla plusvalenza derivante dalla ricapitalizzazione).
Da tali constatazioni, ci era apparso quindi evidente come la natura pubblica della nostra Banca Centrale sarebbe stata gravemente compromessa, a beneficio di interessi finanziari privati. Cosa ancora più grave se si tiene a mente che un istituto di diritto pubblico, quale è la Banca d'Italia, è definito dall' U.E. nella direttiva n.92/50 come
"un qualsiasi organismo istituito per soddisfare specificatamente
bisogni di interesse generale aventi carattere non industriale o
commerciale".
Torniamo ora alla conversione in legge del decreto Imu-Bankitalia. Il golpe finanziario si è consumato nel tardo pomeriggio di ieri, quando la Presidente della Camera Laura Boldrini ha fatto uso, per la prima volta nella storia della Repubblica, della cosiddetta "ghigliottina". Questo per evitare che l'opposizione del M5S alla conversione in legge del decreto potesse metterne a rischio l'approvazione entro i tempi previsti. Evidentemente regalare la Banca d'Italia a banche e assicurazioni private è considerata dalle forze di maggioranza la nostra principale priorità in questo drammatico periodo storico, e allora tagliare il dibattito "ghigliottinando" oltre 9 milioni di cittadini può risultare addirittura necessario.
Ma nel decreto era prevista anche l'abolizione dell'Imu, starà sicuramente pensando qualcuno di voi. Beh, sul fatto che sia questa la priorità potremmo discutere a lungo, perchè i nostri problemi in realtà hanno radici ben più profonde, ma non è questo il punto. Il punto è che abolire il pagamento della seconda rata dell'Imu non era in alcun modo collegato alla ricapitalizzazione di Bankitalia, anzi, il M5S aveva già proposto la "scorporazione" del decreto, coprendo l'abolizione della seconda rata dell'Imu con la tassazione sul gioco d'azzardo. Ma evidentemente anche gli interessi delle società del gioco d'azzardo stanno molto a cuore al PD di Renzi e alle altre forze di maggioranza. E ancora una volta non sono riuscite a nasconderlo, dato che hanno bocciato istantaneamente la proposta.
Partendo da questi presupposti, ci si sarebbe potuto aspettare uno sdegno diffuso e dilagante nella rassegna stampa di questa mattina. Di seguito andiamo quindi a vedere come è stata trattata oggi la questione Imu-Bankitalia nelle prime pagine delle 5 principali testate giornalistiche italiane, in ordine crescente in base alla loro tiratura:
5- IL MESSAGGERO: "Niente Imu, cambia il catasto".
4- IL SOLE 24 ORE: "Scatta la tagliola, ok su Imu-Bankitalia" quasi invisibile sulla destra, dove leggiamo anche: "M5S: Sorial indagato per vilipendio".
3- LA STAMPA: "Sì al decreto Imu-Bankitalia: rissa dei grillini a Montecitorio" anche questo invisibile, addirittura come sottotitolo all'intesa sulla legge elettorale tra Renzi e Berlusconi.
2- LA REPUBBLICA: "Imu, non si paga: guerriglia grillina alla Camera" anche questa volta come sottotitolo alla nuova intesa sulla legge elettorale. Nell'immagine centrale una foto dei grillini titolata: "Schiaffi e insulti, il far west in aula".
1- CORRIERE DELLA SERA: "Grillini all'attacco, rissa in aula" e poco più su leggiamo: "I Cinque Stelle contro esecutivo e Quirinale. Passa il decreto Imu, scontri alla Camera".
Insomma, non proprio quello che ci aspettavamo. O forse si?
In fondo è a questa disinformazione di massa che dobbiamo l'attuale situazione catastrofica nella quale versa il nostro Paese, dato che i media hanno sempre coperto le malefatte politiche con raggiri semantici ed evidenti distorsioni della realtà.
E' così che il decreto Imu-Bankitalia diventa il decreto Imu, per strumentalizzare l'opinione pubblica contro chi si oppone alla svendita della Banca d'Italia. E' così che l'opposizione diventa "ostruzionismo". Ed infine, è così che una protesta non violenta diventa "far west", "guerriglia", "rissa" e "schiaffi", naturalmente omettendo che l'unico gesto di violenza fisica registrato ieri in Aula è imputabile a un esponente delle stesse forze politiche di maggioranza che, a fine seduta, intonavano spavaldamente "Bella ciao", probabilmente riferendosi a un' Italia che affonda sempre più nella disperazione e nella disillusione a causa loro.
Boicottiamo l'informazione di regime, informiamoci autonomamente e ragioniamo con la nostra testa. Solo così potremo finalmente riaccendere la speranza in una nuova Italia, finalmente libera da una classe politica corrotta, ipocrita e che non ci rappresenta.
Come disse Malcolm X: "Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono".
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