Dedichiamo il post a due artisti che seguiamo da qualche anno e non smettono mai di emozionarci con i loro brani. Qui sotto trovate uno dei loro ultimi lavori: "Vivere". Noi abbiamo provato a darne una nostra interpretazione, voi che ne pensate?
La canzone delinea il percorso di tutti coloro che si sentono alla perenne ricerca di qualcosa, di un dovere, di un senso per la propria vita.
Il risveglio inizia con un'indignazione nei confronti del mondo circostante, indignazione che progressivamente cresce, insieme a un senso di rabbia e di rivolta. Il protagonista (che può essere ognuno di noi) si scontra con l'ipocrisia e le ingiustizie di un mondo in cui non si rispecchia e denuncia le "entità pseudostatali" che gli hanno colpevolmente nascosto i segnali per poter accedere alla sua anima, "facendo sì che gli unici segnali che ha sono stradali". Hanno cercato di condurlo verso una dimensione vuota, dove vige un caos darwiniano che annienta l'individuo e le sue potenzialità.
A questo punto riavvolge il nastro di quel mondo vuoto, che non lo rispecchia, e riscopre dentro di sé una consapevolezza e un potere sconosciuti. Il percorso di critica e di indignazione lo ha portato per contrapposizione a conoscere sé stesso, a riscoprirsi come entità spirituale, come essenza. Ora lo pervade un'energia nuova che lo spinge a riprovarci, con una visione diversa del mondo a guidarlo, perchè "Tu devi vivere nel tuo volere".
Questa forza interiore quindi lo riconduce nel mondo, e nel corso della seconda strofa lo seguiamo mentre sperimenta che come un tatuatore può disegnare a piacimento la sua vita. Inizialmente stenta a crederci, ma progressivamente prende consapevolezza del suo potere infinito e delle infinite possibilità che il mondo ha da offrirgli. Ora è come un bambino di fronte alle cose, tutto è assurdamente meraviglioso e sorprendente, come su una giostra che inebria perchè porta con sé emozioni intense e contrastanti. Una giostra dalla quale non vuole più scendere. Anche appoggiato a un bastone non è mai troppo tardi, "la tua barba bianca canta". Lo spirito può e deve continuare ad essere sempre quello di un bambino curioso, che gioca con le cose intorno a sè e si bea della confusione, delle luci, dei colori, dei contrasti, degli incredibili paradossi, della vita.
"Non importa quando, ma come. Non importa dove, ma come. Non importa chi o perchè, non importa come, ma come!". Non importa nessuna di quelle domande esistenziali che il pensiero rivolge a sé stesso per capire il senso della vita. Importa solo viverla, non perdersi nemmeno una corsa di questa giostra inebriante, perchè il miracolo è davanti ai nostri occhi.
Anche se il percorso sarà lungo e difficile, arriveremo a capire che il nostro unico dovere è vivere. Lo dobbiamo a noi stessi.
Mi piace molto questa interpretazione, complimenti =) e complimenti a rancore, che lo seguo con interesse quasi dall'inizio della sua carriera, e come dite voi ogni volta mi stupisce..in quanto a lessico, vocabolario, creatività, originalità, e molto altro ancora, non ha eguali =)
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