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martedì 13 maggio 2014

PROPAGANDA RAI: gli spot pro Unione Europea

Quelli che potete vedere qui sotto sono due dei discussi spot pro-Europa andati in onda sulla Rai prima nel mese di aprile, poi perfino in questi giorni, in piena campagna elettorale per le elezioni europee (gli altri spot li potete trovare a questo link):



Se ci fate caso, al termine dei video, sotto il logo della Rai vediamo scritto: "di Europa, si deve parlare". Niente in contrario, anzi! Per troppi anni si è cercato di eludere il dibattito sull'argomento, etichettandolo come populista, complottista, semplicista, e così via, ignorando, tra gli altri, anche i pareri di svariati Premi Nobel critici verso il processo di integrazione europea portato avanti da Bruxelles (per esempio il Nobel per l'economia Paul Krugman si è espresso così sull'euro e sulla situazione italiana). Ma oggi che l'opinione pubblica si rivela sempre più sensibile e insofferente verso questa Europa, evidentemente anche la nostra unica emittente televisiva pubblica si è resa conto che non è più possibile far finta che l'argomento Europa non esista. Il problema è che ne parla, sì, ma a senso unico!

E' mai possibile infatti che in nessuno di questi video siano riportate le posizioni degli euroscettici? Gli ultimi sondaggi (per esempio questo) riportano che addirittura il 70% degli italiani si definiscono "eurocritici" e ammettono di avere sempre meno fiducia in quell’Unione che solo 10 anni fa era vista come un’occasione di sviluppo e cooperazione internazionale. Non c'è quindi da stupirsi se il presidente di vigilanza Rai, Roberto Fico del M5S, abbia presentato un quesito alla Rai proprio su questo tema. Qui ne riportiamo un passaggio: "Questi messaggi sembrano però sottoporre all’attenzione dello spettatore la validità del solo modello europeo esistente, non prospettando altre visioni e non riportando le posizioni critiche sull’assetto comunitario vigente." (Potete trovare qui l'intervento completo)

Il punto fondamentale è che la Rai è una rete televisiva pubblica, a cui paghiamo un canone per essere informati a dovere, in maniera imparziale, e non certo per subire un lavaggio del cervello a favore di euro ed Europa, e di conseguenza a favore dell'unica forza politica influente che continua a difendere questo sistema (il PD). L'informazione che ci viene quotidianamente trasmessa invece è tutto fuorché imparziale, come abbiamo potuto notare anche dalla censura effettuata dalla Rai stessa a un frammento dell'intervento a Ballarò dell'eurodeputata tedesca Ska Keller, in cui questa sosteneva che fuori dall'euro la Germania perderebbe posti di lavoro perchè nessuno comprerebbe più i carissimi beni tedeschi (per l'articolo completo, clicca qui). 

Per queste ragioni ci sembra una presa in giro, per non dire una truffa, quando, appena sotto alla scritta "di Europa, si deve parlare", ne leggiamo un'altra che recita: "per informare, non influenzare". La censura e la diffusione di spot celebrativi sono strumenti tipici della propaganda e la Rai ne sta evidentemente facendo largo uso. Per difendere questa Europa, l'euro e più in generale lo status quo, oltretutto finanziandosi con i nostri soldi.

Come abbiamo spiegato in questo articolo, c'è una corrente di pensiero molto diffusa che ha preso le mosse dal pubblicitario Edward Bernays all'inizio del XX secolo e che riguarda proprio l'uso della propaganda per manipolare le masse. Questa teoria sostiene la non affidabilità delle opinioni del cosiddetto "uomo della strada", ovvero il cittadino comune, e afferma quindi la necessità di manipolarlo ed indirizzarlo, tramite mezzi propagandistici che fanno leva sui suoi desideri e sulle sue paure inconscie, verso scelte decise dall'alto. Così, gli spot pro Europa mandati in onda dalla Rai a ridosso delle Europee sembrano ricalcare perfettamente questa logica. I vincoli, le politiche di austerità, le sanzioni, la sovranità monetaria e politica tolta agli Stati membri, i devastanti Fiscal Compact, TTIP, Fondo di Redenzione europeo, l'Unione Bancaria europea, il disastro sociale in Grecia, i suicidi e la disperazione, tutte questo viene completamente occultato. Al suo posto ci viene presentata una visione idilliaca, in perfetto stile spot Mulino Bianco, in cui l'Unione Europea è "uno spazio di pace e democrazia... un esperimento mai tentato prima e ancora in corso, per continuare a contare nel mondo." Nessun riferimento, ovviamente, al fatto che tutte le decisioni importanti in Europa vengono prese sopra la testa dei popoli, mai consultati; nessun riferimento alla guerra finanziaria e commerciale in atto e nessun riferimento alle cosiddette missioni di pace in Afghanistan, in Iraq, in Libia, in Siria, ecc. Evidentemente allora il fine che si tenta di perseguire tramite questi spot non è quello di informare, bensì quello di persuadere, di convincerci che questa Europa costruita senza mai ascoltare i popoli sia effettivamente quella che tutti sogniamo.

Nascondendo i fatti, proponendo un'immagine a senso unico, fatta di sorrisi e gioia, il sistema tenta disperatamente di autoconservarsi e di delegittimare ogni voce di dissenso, a maggior ragione oggi che siamo a un passo dalle fondamentali elezioni europee del 25 maggio. Ma per fortuna tutti ormai abbiamo modo di informarci autonomamente, e se la Rai ci nasconde completamente ciò che non fa comodo a certi poteri, non per questo noi ne ignoriamo l'esistenza. Cara Rai, rassegnati: quei tempi sono finiti.

3 commenti:

  1. io non devo pagare la rai per vedere la tv è un offesa a tanti poveri che come me non sanno come sopravvivere e mangiare campo con 270 euro al mese e la rai a gennaio mi costringe a togliermi il pane di bocca diventasse pay tv e chi ha voglia di regalare soldi lo faccia pure .....la gente si ammazza si ammazza anche per colpa del canone rai che grazie alla violenza che procura tramite equitalia costringe contro la propria volontà a non pagare e a far fare la scelta peggiore per mantenere gente che guadagna miliardi........... se questa non è guerra più atroce che la rai stessa provoca che cosa è .........BASTA CON QUESTO CANONE INGIUSTO E VIOLENTO BASTA CANONE RAI Rubare Agli ITALIANI

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  2. IL PUBBLICO DEVE DECIDERE DI COSCIENZA COME COMPORTARSI SENZA IMBROGLI

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