Pagine

giovedì 31 luglio 2014

Chi ha ucciso L'Unità?

Da domani, come saprete, le pubblicazioni del quotidiano L'Unità saranno sospese a tempo indeterminato a causa della bancarotta che ha investito la sua casa editrice Nuova Iniziativa Editoriale S.P.A.

Qui sotto riportiamo la prima pagina dell'edizione di ieri, la penultima:


"Hanno ucciso L'Unità" titolava a caratteri cubitali. E a corredo troviamo anche una nostalgica citazione del suo storico fondatore Antonio Gramsci: "“Dovrà essere un giornale di sinistra. Io propongo come titolo l’Unità puro e semplice che sarà un significato per gli operai e avrà un significato più generale”. 

Certo, una prima pagina ad effetto, ma adesso ci rivolgiamo a voi giornalisti dell'Unità: ci fate davvero così deficienti? 

"Hanno ucciso L'Unità"? E il soggetto? Chi sarebbe lo spietato killer che ha visto in voi un nemico tanto pericoloso e scomodo da non permettervi di continuare a stampare il vostro giornale? Ci dispiace costringervi a guardare in faccia la realtà, ma questa volta siete voi i "complottisti". La verità è che in Italia nessuno sentirà la mancanza del vostro giornale, anzi, su Facebook e Twitter si festeggia. Ma eccovi un po' di numeri: nel 2003 L'Unità vendeva 68.554 copie al giorno; oggi non arriva nemmeno a 21.000 copie. E nello stesso periodo avete incassato finanziamenti pubblici per ben 58.453.122,86 di euro, che comunque non sono bastati a salvare il quotidiano dalla bancarotta. Serve altro a capire che i veri assassini del giornale fondato da Gramsci siete voi

Fa rabbia poi sentire il Consiglio di Redazione parlare di "giorno di lutto per la democrazia". Come fate a parlare ancora di democrazia? Proprio voi! Voi che il 13 novembre 2011 titolaste così il vostro giornale:


Il giorno in cui un governo democraticamente eletto dai cittadini italiani fu illegittimamente destituito e sostituito da un vero e proprio regime spacciaste quel colpo di stato per "La liberazione". E da allora fino ad oggi avete sempre cotinuato ad acclamare come salvatori della patria tutti i vari burattini che di volta in volta i poteri finanziari hanno deciso di imporci, ovviamente senza il benchè minimo consenso democratico. Quando un giornale come il vostro sparisce, per la democrazia è una vittoria.

E vogliamo parlare della prima pagina del vostro quotidiano in occasione dell'approvazione del decreto Imu-Bankitalia con tanto di ghigliottina? Bene, eccola qua:


Cioè, il governo regala di fatto 7,5 miliardi di euro a banche e assicurazioni private zittendo le opposizioni e voi titolate: "Respinto l'assalto di Grillo"?  E poi ancora: "Contro l'ostruzionismo sull'Imu usata per la prima volta la norma "taglia-dibattito". Quindi: le legittime proteste contro una clamorosa truffa ai danni del popolo italiano diventano "l'ostruzionismo sull'Imu" mentre l'anti-democratica ghigliottina diventa "la norma taglia-dibattito". E ancora vi chiedete perchè la gente vi odi tanto?

Gramsci sognava un "giornale di sinistra", il giornale del popolo e per il popolo. Ecco perchè siete voi gli assassini dell'Unità, perchè avete tradito la memoria del suo fondatore e l'intero popolo italiano. Vi siete trasformati in un giornaletto di propaganda qualunque, l'esatto contrario di ciò che aveva in mente Gramsci quando la lotta contro il regime fascista gli costò 20 anni di carcere. Con il vostro servilismo vi siete resi complici dell' economicidio che in pochi anni ha causato migliaia di suicidi, milioni di disoccupati, l'annichilimento del nostro settore produttivo, la fuga all'estero di intere generazioni e un degrado sociale e culturale senza precedenti.

Se aveste avuto un minimo di dignità, perlomeno sareste spariti in silenzio. 

5 commenti:

  1. COndivido pure io 100%, non leggevi notizie ma propaganda

    RispondiElimina
  2. Mi aggiungo ai festeggiamenti. Era diventato un puro organo di disinformazione.

    RispondiElimina
  3. articolo ridicolo scritto da un fanatico di Grillo. Sono ben contento che l'Unità abbia chiuso, ma il parametro per giudicare non può essere come vengono trattati Monti o i 5 stelle. Perché di fatto un giornale di sinistra è ovvio che festeggi la fine del berlusconismo, come è ovvio che un giornale sensato non può parlare di regalo alle banche perché solo un ignorante può definirlo tale. Bastano due minuti per capire che il "regalo alle banche" non esiste e non è mai esistito, che è solo un escamotage contabile che allo stato italiano non è costato nulla, che alle banche è convenuto perché ha generato una plusvalenza ed anche allo stato perché su quelle plusvalenze (per lo stato a costo zero) si sono fatte pagare le tasse.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo te è normale e giusto che un giornale di sinistra, prima ancora di pensare all'interesse collettivo e a tutelare la democrazia, pensi a festeggiare la "fine" del berlusconismo? E poi non c'è nessun escamotage contabile, quei 7,5 miliardi erano riserve della Banca d'Italia (che fino a prova contraria è ancora un istituto di diritto pubblico, tanto è vero che per fare questo trasferimento di ricchezza è stato necessario un atto governativo), e distribuirli a banche e assicurazioni private come dovremmo chiamarlo se non "regalo alle banche"? Quel denaro poteva essere usato in mille altri modi, specie considerando la situazione drammatica in cui ci troviamo, e per favore non venirci a dire che ci hanno pagato le tasse. Davvero, per favore.

      Elimina