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giovedì 10 luglio 2014

I tre colpi d'accetta del PD alla democrazia

Alla vigilia delle elezioni europee ve lo avevamo anticipato che sarebbe stato un voto per scegliere tra democrazia e dittatura. Come sarebbe potuta andare se avesse vinto il M5S purtroppo non lo sapremo mai, ma quel che è certo è che dopo aver ottenuto il 40% dei voti il PD sta facendo di tutto per dare una svolta autoritaria a questo Paese.

Al "Democratellum", una proposta di legge elettorale tendenzialmente proporzionale e provvista di preferenze, Renzi continua a preferire l'"Italicum", una proposta di legge elettorale che prevede un premio di maggioranza spropositato e che non dà la possibilità ai cittadini di esprimere le proprie preferenze. Si noti tra l'altro che proprio per l'esagerato premio di maggioranza e per la mancanza delle preferenze la precedente legge elettorale, il famoso "Porcellum", era stata dichiarata incostituzionale dalla Consulta. Ci vuole davvero un gran corraggio a sostenere Renzi in questa battaglia. 

Ma non è finita. Perchè l'impatto dell'Italicum sulla nostra democrazia sarà ancor più violento qualora accompagnato dall'abolizione del senato elettivo. Sulla pericolosità di tale eventualità hanno già espresso le loro preoccupazioni, come ricorderete, i "professoroni" Roberto Zagrebelsky e Stefano Rodotà, ma il PD sembra non sentirci neppure da quell'orecchio (per approfondire leggi questo articolo). 

La via è ormai segnata e la ferma decisione del governo di sottrarre sempre più potere al popolo, minando alle fondamenta i più elementari principi di rappresentatività democratica, è confermata da tre recenti provvedimenti legislativi passati pericolosamente inosservati. Il primo riguarda la modifica dell'articolo 71 della Costituzione, e prevede che d'ora in poi saranno necessarie 250mila firme, e non più 50mila, per la presentazione di leggi di iniziativa popolare. Il secondo provvedimento, che invece nega all'opposizione di poter fare il proprio mestiere, è la modifica all'articolo 72 della Costituzione, che inserisce la cosiddetta "ghigliottina" addirittura in Costituzione. Dulcis in fundo, a rimarcare ulteriormente l'insofferenza di questo governo verso la partecipazione democratica dei cittadini nelle istituzioni, ecco che arriva anche un terzo provvedimento: per proporre un referendum abrogativo non saranno più sufficienti 500mila firme, ma ne serviranno ben 800mila.

Queste sono le famose "riforme strutturali" urgenti e necessarie che secondo il governo ci salveranno dal baratro economico e sociale. Non aiuti alle piccole e medie imprese in difficoltà, non un sostegno economico ai milioni di disoccupati, esodati e pensionati sotto la soglia di povertà, ma veri e propri colpi d'accetta alla democrazia italiana. Credete davvero che sia la democrazia la radice di tutti i mali? Eravamo ad un bivio, e il 40% di coloro che si sono degnati di fare una scelta hanno preso la strada sbagliata. Per quanto ci riguarda si tratta della cronaca di un delitto annunciato, e siamo solo all'inizio.

3 commenti:

  1. Che sia in atto un tentativo di dittatura è evidente,d'altronde nel loro DNA non c'era la "Dittatura del Proletariato" ? Ora non c'è più nemmeno quella identità,ora: "lo facciamo per gli Italiani" è lo slogan per prendersi il Potere.Ho ancora qualche anno di forze fisiche e di spirito per poter lottare per quello che tanti di noi aveva già cominciato negli anni '70,Cambiare questo nostro Paese che "dall'Unità d'Italia" non ha mai fatto una cosa giusta. Spero di vivere a sufficienza per vedere come c...o andrà a finire.

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  2. spero che il Movimento 5s riesca a fermare questa dittatura...e che quelli che hanno votato pd riescano ad attivare il cervello e capire quale guaio hanno combinato, se no siamo messi male....

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